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Carabinieri NAS Bologna: controlli sulla sicurezza alimentare, sospensione di quattordici attività di ristorazione e commerciali

I Carabinieri del NAS di Bologna, nel corso dei controlli mirati a garantire la sicurezza alimentare e la tutela della salute dei consumatori, stanno monitorando attività di ristorazione, stabilimenti di produzione e lavorazione di alimenti nonché esercizi commerciali di vendita all’ingrosso e al dettaglio di prodotti alimentari riscontrando gravi violazioni di natura penale e amministrativa.

Dal mese di aprile ad oggi, i controlli effettuati presso le attività commerciali, operanti nelle provincie di Bologna, Ferrara, Rimini, Ravenna e Forlì Cesena, hanno consentito di accertare diverse irregolarità ed in particolare:

  • gravi carenze igienico sanitarie e strutturali per la presenza di sporco diffuso e pregresso nei locali destinati alla preparazione e al deposito degli alimenti nonché delle attrezzature impiegate nella manipolazione;
  • presenza di insetti, anche vivi, oltre a escrementi di roditori a causa di una mancata applicazione di idonee procedure e interventi finalizzati al contrasto degli animali infestanti;
  • omessa comunicazione di inizio attività all’Autorità Sanitaria competente;
  • omessa predisposizione del manuale di autocontrollo relativo alle procedure basate sul sistema H.A.C.C.P;
  • presenza di prodotti non rintracciabili per mancanza della documentazione di acquisto e delle previste etichette.

Nel corso dei controlli sono stati sequestrati complessivamente 2200 kg di prodotti alimentari scaduti di validità o congelati impropriamente e sono state elevate 27 sanzioni amministrative a carico degli operatori del settore alimentare per un importo complessivo di 39.000,00€.
Su richiesta dei Carabinieri del Nucleo felsineo, personale della competente AUSL ha proceduto alla immediata sospensione di 14 attività commerciali.
Tra le attività sospese è presente anche un centro di imballaggio uova poiché, nel corso del controllo, oltre alle gravi carenze igieniche e strutturali riscontrate, sono state rinvenute circa 100.000 uova, confezionate e pronte per la spedizione, prive delle previste indicazioni obbligatorie per la rintracciabilità.

Al termine del controllo, unitamente al personale del servizio veterinario dell’AUSL della Romagna, si è proceduto al blocco ufficiale delle uova rinvenute, per un valore totale di circa 8.000€, e alla contestazione delle relative sanzioni amministrative per un importo totale di 13.000,00€.