Home Speciale salute Incontro Governo-opposizioni sul salario minimo, Meloni “Una proposta comune in 60 giorni”

Incontro Governo-opposizioni sul salario minimo, Meloni “Una proposta comune in 60 giorni”

ROMA (ITALPRESS)  – Due mesi di tempo “per capire se c’è un margine” per condividere “soluzioni efficaci per favorire il lavoro giusto, pagato adeguatamente”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine dell’incontro con le opposizioni sul salario minimo. Il problema del lavoro povero “non va risolto semplicemente tramite il salario minimo, ma siamo aperti” a un confronto “molto più ampio che coinvolga chi è costituzionalmente più attrezzato per fare questo lavoro”, sottolinea, proponendo di affidare al Cnel il coordinamento di un lavoro più approfondito, “da completare nei prossimi 60 giorni” e che termini “prima dell’avvio della legge di bilancio, in tempo per avere le coperture necessarie a prendere dei provvedimenti”.
Meloni ribadisce che “il tema del contrasto al lavoro povero ci interessa, purché si comprenda che si tratta di una materia ampia, che va affrontata nella sua complessità” e che “garantire salari adeguati è una delle nostre principali priorità. Voglio dare un segnale di attenzione e di rispetto su un tema che mi sta a cuore, a differenza di chi parla di salario minimo ma quando era al governo non lo ha fatto”.
Il tentativo però non convince i leader dei partiti di opposizione presenti all’incontro, da Elly Schlein a Giuseppe Conte. “Siamo venuti qua aspettandoci delle novità dal governo” ma “non ci hanno affatto convinto: purtroppo non è arrivata nessuna proposta alternativa”, racconta la segretaria dem uscendo da Palazzo Chigi. “Continueremo ad insistere e chiediamo a tutti i cittadini e le cittadine di supportare la nostra proposta”.
Della stessa idea anche il presidente del Movimento 5 Stelle. “La presidente Meloni ha chiesto questo confronto ma non c’è stata alcuna controproposta. Il governo non ha le idee chiare” e “ha chiesto di coinvolgere il Cnel: a noi sembra una palla buttata in tribuna”, ribadisce Conte.
“La nostra proposta rafforza la contrattazione e aiuta a far salire tutti i salari non solo quelli poveri”, spiega il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, al termine dell’incontro. “Ci aspettavamo una novità politica dopo 4 mesi di discussione in parlamento: questa novità non è arrivata e per noi appare un problema”. Più ottimista invece Carlo Calenda: “Tutti sono disponibili ad andare avanti, sulle proprie posizioni, con un dialogo complessivo. E siccome questo è la prima volta che accade, non solo con questo governo ma da molto tempo a questa parte, diciamo che è un primo passo nella direzione giusta”, dice il leader di Azione dopo l’incontro.
Meno conciliante la posizione del vicepremier Antonio Tajani, presente all’incontro (mentre il leader della Lega, Matteo Salvini, era in videocollegamento). “La proposta di legge di Forza Italia è per combattere i contratti pirata e per alzare gli stipendi. Siamo contrari al salario minimo fissato per legge, ma come frutto della contrattazione collettiva. Sarebbe la maniera migliore per fare salire i salari”, sottolinea. Comunque “il dibattito è aperto, siamo pronti a confrontarci”, conclude.

 

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).