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E’ pronto il nuovo piano sosta a beneficio del Centro storico di Carpi

Carpi (foto: Caselli Nirmal Marco)

Andrà in Giunta la settimana prossima, o al più tardi quella dopo, il nuovo “piano sosta” elaborato nei mesi scorsi, anche attraverso un percorso di consultazioni e incontri pubblici, per rivedere, riorganizzandola, l’attuale offerta di mobilità in generale, con un’estensione delle zone a traffico limitato e un ampliamento dell’offerta di sosta in Centro, aumentando le zone a disco orario e a pagamento.

Un «documento strategico» che a 40 anni dall’ultimo sostanziale intervento in materia, mira a garantire più sicurezza, miglior qualità dell’aria e maggiore fruibilità per tutti.

Il progetto, illustrato in questi giorni ad associazioni di categoria e comitati di cittadini, prevede la creazione di tre macro aree di sosta, denominate A1, A2 e A3. La prima comprende i parcheggi interni di pertinenza del Centro storico, la seconda quelli limitrofi a servizio del Centro stesso, la terza i parcheggi più decentrati.

Fra le innovazioni volte a moltiplicare le possibilità di parcheggiare, c’è la sosta a pagamento nella struttura multipiano in via dei Cipressi (il cosiddetto “meccano”) per un centinaio di posti al piano terra (9-13; 15-19:30 feriali); la stessa formula sarà adottata sul tratto di via Catellani di fianco alla residenza “Tenente Marchi” (25 stalli): anche qui l’introduzione delle “strisce blu” ha l’obiettivo di incrementare la rotazione nei posti auto a favore anche delle attività del Centro, commerciali e non solo. Un intento che ispira in generale tutta la riorganizzazione della sosta in Centro e nelle zone limitrofe, perché il nuovo piano garantirà maggiore accessibilità e fruibilità a tutti i frequentatori, con beneficio per tutte le attività che si svolgono nel cuore della città. In tema di sosta a pagamento, da registrare che nulla cambierà in via Matteotti nel tratto fra via Mazzini e piazzale Re Astolfo.

Strettamente connessa al “piano sosta” è l’estensione della ZTL (Zona a Traffico Limitato) ad altre strade, poiché l’obiettivo è quello di diminuire « l’impatto del traffico, riqualificare gli spazi e salvaguardare le aree di particolare pregio storico-architettonico », riducendo l’inquinamento acustico e atmosferico, e migliorando la vivibilità delle strade.