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Gdf Parma: 3 arresti e sequestri di un centro sportivo, di un hotel e di beni per oltre 10.000.000 di euro

Nella giornata di ieri i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Parma hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale e contestuale decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di imprenditori, un professionista e numerose società, per le ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata a commettere delitti di bancarotta fraudolenta, insolvenza fraudolenta, truffa, autoriciclaggio, omessa dichiarazione fiscale e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Con l’ordinanza sono state disposte 3 misure cautelari personali in carcere: due sono ritenuti dal Gip capi e promotori di un’associazione per delinquere e, il terzo, stabile partecipe della stessa con una molteplicità di condotte (redazione di contratti di vendita da una società all’altra; predisposizione e produzione in giudizio di fittizi accordi contrattuali tra società finalizzati a sottrarre garanzie; predisposizione di contratti di vendita di beni per neutralizzare le attività delle curatele; contributo alla stesura di atti finalizzati alla dissipazione di beni aziendali).

Con il decreto è stato disposto il sequestro preventivo impeditivo di:
–  un centro sportivo (piscine e palestra) ubicato a Parma e relative attrezzature del valore complessivo di circa  3.500.000 euro
–  due rami d’azienda connessi alla gestione di un hotel con sede a Parma  e di un’impresa di manutenzione meccanica;
– quote di partecipazione al capitale sociale di nr. 26 società;
– somme di denaro pari a circa 4.900.000,00 euro che sarebbero state distratte da fallimenti di diverse società.
Con il richiamato decreto è stato altresì disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta di  2.762.815,98 euro, pari all’ammontare delle imposte complessivamente evase e del profitto del reato di autoriciclaggio, da eseguire nei confronti di tre società e, in alternativa, per equivalente su beni mobili,
immobili e disponibilità liquide dei principali indagati.
Per la gestione dei citati beni è stato nominato un amministratore giudiziario.

Nel corso dell’esecuzione del provvedimento del GIP, sono state contestualmente effettuate perquisizioni a Parma e Reggio Emilia, con l’ausilio di cash-dog, ossia unità cinofile addestrate dalla Guardia di Finanza a fiutare l’odore dei soldi.

All’esito delle attività di servizio svolte nella giornata di ieri sono stati oggetto di sequestro:
– il complesso sportivo e relative attrezzature;
– un albergo;
– n. 3 autoveicoli di recente immatricolazione nella disponibilità degli indagati;
– n. 5 motoveicoli;
– n. 45 immobili ubicati nelle province di Parma e Reggio Emilia;
– disponibilità finanziarie e quote societarie in corso di quantificazione.