Home Parma “Stirpe e vergogna”, al Festival della Parola il romanzo di Michela Marzano

“Stirpe e vergogna”, al Festival della Parola il romanzo di Michela Marzano

“Stirpe e vergogna”, al Festival della Parola il romanzo di Michela Marzano

Oltre duecento gli spettatori alla pergola della Corale Verdi domenica 3 luglio per l’incontro con la scrittrice moderato da Fabrizia Dalcò

Michela ha sempre vissuto nella vergogna. Il retaggio non elaborato di un nonno di dichiarata adesione fascista, rimosso nel vissuto famigliare, ha generato irrisolti nella sua identità.
Questo è il lascito che Michela (che però si chiamerebbe Maria) vuole consegnarci nelle sue pagine: i non detti restano. E impediscono alle cicatrici di guarire.

Fabrizia Dalcò la incalza e lei si mette a nudo, e ammette che non è la scrittura la terapia, è il coraggio di arrivare alla fonte, alla spiegazione di quello che siamo, di come lo siamo diventati. Trovare il bandolo.

“Quando parlo della necessità della rielaborazione, non intendo la ricostruzione dei fatti storici, che pure vanno conosciuti, ma la memoria affettiva, che fa sì che certe cose, per il fatto stesso di non essere mai state nominate, questo costituiscano dei buchi nella nostra emotività e nella narrazione che ne facciamo. In questo senso il fascismo, e la guerra civile che ha scatenato in Italia, riguarda praticamente tutte le famiglie nel nostro Paese.
Ogni generazione ha le proprie difficoltà specifiche, io mi sono occupata della mia generazione”.

Una pergola della Corale Verdi gremita nonostante il caldo pressoché insopportabile, un pubblico rapito e attento, che ha interagito e posto domande, intrattenendosi numeroso per il firmacopie. Con la promessa che la prima volta della Marzano al Festival della Parola non resti l’ultima.