Quando nasce una nuova automobile, è sempre un evento positivo perchè vuol dire lavoro e tecnologia. Quando nasce una nuova auto italiana, è un evento. Ecco perchè il concretizzarsi del progetto Fulminea di Automobili Estrema è sicuramente una notizia anche perchè questa hypercar ha una potenza di 2.040 cavalli generati da quattro motori elettrici, uno per ruota. Le servono 10 secondi appena per passare da 0 a 320 km/h, praticamente una Formula 1, con un design stradale molto accattivante. Oggi è stata svelata al Museo dell’Auto di Torino, mentre il lancio commerciale avverrà nel terzo trimestre 2023. Già definito il prezzo: 1.961.000 euro, più tasse. La produzione iniziale prevista è di 61 unità. Molti i dati tecnici rilevanti, che si condensano in un solo numero: 1.500 chili di peso.
Pochissimo, considerando che si tratta di una vettura elettrica con una capacità delle batterie di ben 100 kWh. Un risultato ottenuto dal team di Fulminea che ha sviluppato un pacco batteria “ibrido” che si serve di celle allo stato solido prodotte da Abee (Avesta Battery Energy Engineering).
Grazie alla tecnologia “cell to pack” si arriva a toccare una densità energetica da record con ben 500 Wh/kg che equivalgono a 1.2 kWh/l, che rappresenta un aumento tra il 50% e il 100% rispetto alla tecnologia delle batterie attuali, e limita il peso del pacco batterie a 300 kg. Oltre all’elevatissima densità, il pacco batteria è anche sicuro poichè l’elettrolita allo stato solido non è infiammabile. I due diversi tipi di celle sono inseriti in pacchi batteria separati ad alta resistenza con scocca in fibra di carbonio.
A gestire il sistema un Battery Management System supportato da un software denominato “EVE-Ai”, che ottimizza in maniera costante e attiva la richiesta di potenza. Grazie a queste innovazioni l’autonomia prevista – secondo il ciclo WLTP – è di 520 km, e per ricaricare Fulminea fino all’80% bastano 15 minuti, come uno smartphone.
Aver compattato le batterie ha dato massima libertà al design, Fulminea è lunga 4,683 metri e larga poco più di due, con un’altezza di appena 1.148 millimetri. Alla carrozzeria scolpita, si combinano peculiarità del mondo racing: l’assetto da competizione, gli elementi aerodinamici in carbonio, l’ala mobile posteriore che si integra nella carrozzeria a vettura ferma, i brancardi sulle fiancate, l’estrattore posteriore, i dischi copricerchi in carbonio, la pinna di squalo e le varie prese d’aria. Sviluppata a Modena, Fulminea è stata disegnata a Torino, e unisce di fatto le due capitale dell’auto italiana. Fondato nel 2020 da Gianfranco Pizzuto, Automobili Estrema per stile e modellazione ha scelto le torinesi Epta Design e Ucif Modelli, per la parte tecnologia si è puntato tutto sulla belga Abee e la turca Imercar Elektronik.
La Fulminea avrà pneumatici Pirelli grazie all’esperienza e alla leadership che l’azienda italiana ha acquisito nelle auto ad alimentazione elettrica. Tra le curiosità, un sistema di telecamere integrato su entrambi i lati esterni dei parafanghi per sostituire gli specchietti retrovisori. Sparite anche le maniglie, che sono integrate della struttura di Fulminea: un innovativo sistema touch, non visibile, e noto al solo proprietario permette di aprire e chiudere la vettura garantendo un alto livello di sicurezza. Dopo la Fulminea, Automobili Estrema e AbeeGroup intendono produrre celle per batterie di ultima generazione e veicoli elettrici ad alte prestazioni per altri costruttori. L’obiettivo della holding è dare vita alla prima Giga Factory italiana per produrre celle allo stato solido. A fianco di Pizzuto, veterano del settore con oltre 30 anni di esperienza, c’è Roberto Olivo che ha ricoperto vari ruoli di leadership per marchi come Fiat, Lancia e Alfa Romeo, Gerry Hughes, Director of Engineering e Paul Fickers, Director of Performance Integration & Validation.
(ITALPRESS).