Home Speciale salute Gravina “Puntare su infrastrutture e giovani”

Gravina “Puntare su infrastrutture e giovani”

“Il calcio, in Italia come in Europa, si è fatto accecare dall’esigenza della massimizzazione del risultato, pensando che il successo fosse l’unico obiettivo da porsi, non capendo invece che alla fine solo una vince, tutte le altre perdono. Bisogna puntare alla valorizzazione di due asset portanti: infrastrutture e settori giovanili. Ben venga la legge sugli stadi, è un assist fondamentale da cogliere, bisogna fare in modo che sia immediatamente applicabile ed invogli i dirigenti a capire l’importanza di investire nelle strutture. I giovani non devono rappresentare un costo, ma un investimento per il futuro”. Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in occasione della prima edizione del premio “Città di Camaiore Versilia Football Planet” a Camaiore (Lucca). Sulla Nazionale, ha aggiunto:”Mi piace condividere l’ottimismo di Mancini: lui vuole vincere l’Europeo, come faccio a dargli torto? A me, comunque, interessa il percorso. In nazionale ci siano 4-5 ragazzi che potrebbero giocare nell’Under 21 o anche nell’Under 20. Stiamo lavorando su un progetto vincente di per sè: Mancini ha già vinto. Ora ci manca un titolo che darebbe maggiore entusiasmo a questa politica. Zaniolo è un talento importante, mi dispiace per il nuovo infortunio, ma è già carico e si aggregherà al gruppo quanto prima, lo aspettiamo a braccia aperte”. Gravina ha anche parlato dell’assenza dei tifosi negli stadi. “L’evento calcio senza tifosi è spento, anche vivendolo da casa. C’è l’esigenza di restituirlo ai tifosi, i suoi veri fruitori. Non vogliamo prevaricare i ritmi giustamente imposti dal Governo: c’è un’istituzione fondamentale che ha una grossa responsabilità nella formazione dei giovani che è la scuola. Tutte le attenzioni devono essere concentrate sulla salute dei ragazzi e sul non aggravare i problemi del Paese. Ho incontrato il premier Conte qualche giorno fa, abbiamo affrontato il tema con responsabilità: priorità alle scuole, poi quello dell’apertura graduale degli stadi, in linea con quanto avviene a
livello internazionale”.
(ITALPRESS).