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Anche Venezia77 consacra l’Emilia-Romagna come terra di cinema

Anche Venezia77 consacra l’Emilia-Romagna come terra di cinemaC’è tanta Emilia-Romagna alla 77esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La rassegna prende il via mercoledì 2 settembre, segnando la ripartenza dopo i mesi più duri di emergenza sanitaria. E il cinema dell’Emilia-Romagna sarà presente al Lido con quattro produzioni sostenute dalla Regione attraverso il Fondo Audiovisivo gestito da Emilia-Romagna Film Commission: il lungometraggio “Est” del giovane regista Antonio Pisu, con Lodo Guenzi (e lo Stato Sociale cura le musiche); “Nilde Iotti, il tempo delle donne”, film di Peter Marcias con Paola Cortellesi; il documentario “50-Santarcangelo Festival” e quello di Elisabetta Sgarbi “Extraliscio-Punk da balera”, dedicato alla band di Mirco Mariani attraverso il racconto di Ermanno Cavazzoni. In Laguna ci saranno poi Giorgio Diritti e Liliana Cavani, la presentazione di “Ferrara La Città del Cinema”, il ‘Premio Robert Bresson 2020’ a Pupi Avati, che proprio nel ferrarese ha iniziato le riprese del suo ultimo film, “Lei mi parla ancora”, sostenuto anch’esso dal Fondo audiovisivo dell’Emilia-Romagna, tratto dall’omonimo libro di Giuseppe Sgarbi.

“Ancora di più quest’anno, siamo orgogliosi che a Venezia77 vi siano nuove produzioni sostenute dalla Regione Emilia-Romagna- afferma il presidente Stefano Bonaccini-. Il settore esce da un periodo durissimo dimostrando grande vitalità. Una progettualità in cui continuiamo a credere, a maggior ragione adesso. E nemmeno durante il lockdown ci siamo fermati: abbiamo da poco stanziato un altro 1 milione e 200 mila euro per 17 progetti cinematografici e altri sono ora in valutazione per la seconda sessione 2020 dei bandi destinati alle produzioni.Un segnale importante per la ripresa delle attività, in un territorio creativo, ricco di professionalità e maestranze di qualità, oltre alla presenza di luoghi suggestivi, caratteristiche fondamentali per ospitare ogni tipo di produzione, in sicurezza. Veniamo da cinque anni nei quali abbiamo raddoppiato i fondi per la cultura, con 20 milioni di euro stanziati solo per produzioni cinematografiche, registrando nel territorio un ritorno oltre cinque volte superiore per ogni euro investito e il fatto che sempre più case produttrici scelgano la nostra regione per girare. E continueremo a farlo. Cultura e industria della creatività sono per noi fondamentali- chiude Bonaccini- anche come fattore di crescita e occupazione, soprattutto per molti giovani”.

Produzione made in Emilia-Romagna

Le Notti Veneziane all’Isola degli Autori 2020 (nell’ambito degli appuntamenti Off delle Giornate degli Autori), saranno inaugurate il 3 settembre alle ore 21 dal film Est, diretto da Antonio Pisu, opera che fa entrare di diritto il giovane cineasta nella sua maturità artistica. Il lungometraggio sarà l’unica opera di finzione del programma della sezione e alla sera della prima interverranno anche il presidente Bonaccini e il tre volte Premio Oscar, Oliver Stone, invitato dalla produzione Genoma Films. Tra i protagonisti troviamo Lodo Guenzi, che con Lo Stato Sociale firmerà anche le musiche del film. “Est” è tratto da una storia vera, un road movie ambientato nel 1989 tra Cesena e la Romania, pronta a rompere la dittatura di Ceausescu. Un viaggio che cambierà per sempre le vite di tre amici partiti dalla città romagnola per una vacanza che si rivelerà tutt’altro che spensierata. Insieme a Lodo Guenzi, Matteo Gatta, Jacopo Costantini, Paolo Rossi Pisu e Beatrice Balzani.

“Notti veneziane” è il nuovo spazio, ideato da Silvia Jop, dedicato anche all’indagine del rapporto creativo tra linguaggio cinematografico e le altre arti: dal teatro alle arti visive e alla musica. E proprio in rappresentanza dell’arte teatrale, arriveranno al Lido Michele Mellara, Alessandro Rossi e Mammut Film il 6 settembre, alle 21.30, con il documentario 50 – Santarcangelo Festival: una carrellata di corpi, opinioni, spettacoli, dalla prima alla più recente edizione del festival romagnolo noto in tutto il mondo, che ha appena concluso la sua edizione 2020.

Al Teatro Goldoni, invece, il 7 settembre alle 18.30 verrà proposto come evento speciale il documentario Nilde Iotti, il tempo delle donne, film che Peter Marcias ha dedicato alla grande esponente politica di Reggio Emilia, restituendone la vicenda umana e pubblica attraverso una splendida Paola Cortellesi, tante preziose immagini di repertorio e testimonianze. Come quelle delle amiche d’infanzia reggiane: Ione Bartoli, Loretta Giaroni ed Eletta Bertani; i personaggi della vita politica italiana di quegli anni (Livia Turco, Presidente Fondazione Iotti, Giorgio Napolitano in primis e l’attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella). Oltre a grandi personaggi della cultura, del teatro e del cinema, quali Luciana Castellina, Cecilia Mangini, Michela Murgia, Edda Billi, Elly Schlein e altri che direttamente o indirettamente hanno avuto a che fare con la Iotti. Il film è prodotto da Mario Mazzarotto per Movimento Film e Ganesh Produzioni, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema e della Regione Emilia-Romagna. Sarà distribuito da I Wonder. L’anteprima di Marcias sarà seguita da un omaggio a Liliana Cavani, alla presenza della cineasta che incontrerà il pubblico e introdurrà alla visione di uno dei suoi film cult, Il gioco di Ripley. L’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, sarà alla proiezione di entrambi i documentari sostenuti dalla Regione.

Il cinema del nostro territorio sarà rappresentato anche da Elisabetta Sgarbi, che animerà gli eventi speciali delle Giornate degli Autori il 9 settembre, alle 11, alla Sala Perla, con il suo Extraliscio-Punk da balera, ritratto della dissacrante band punk guidata da Mirco Mariani e narrata dallo scrittore Ermanno Cavazzoni. L’opera ha ricevuto il sostegno della Regione Emilia-Romagna, che sarà in sala con l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini.

La Settimana della Critica

Sarà Les Aigles de Carthage di Adriano Valerio a inaugurare la 35esima edizione della Settimana Internazionale della Critica di Venezia, che chiuderà con il corto Zombie di Giorgio Diritti. Lavoro italiano e franco tunisino, “Les Aigles de Carthage” vede la produzione della bolognese Sayonara Film e la distribuzione di Elenfant, e fa rivivere le emozioni della finale di Coppa Africa del 2004. L’accoppiata Sayonara/Elenfant si ripropone anche nel cortometraggio opera prima di Olga Torrico, Gas Station, in concorso nella sezione Sic@Sic Short Italian Cinema, sezione nata da una sinergia tra il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) e Istituto Luce-Cinecitta , ed e una delle iniziative per il supporto allo sviluppo del nuovo cinema italiano e per la promozione dei giovani autori. Cofondatrice con Adam Selo proprio di Sayonara Film, Olga Torrico è al suo primo cortometraggio – che ha anche interpretato – girato in 35 mm all’interno dell’iniziativa Terre di Cinema. “Zombie” racconta invece di un giorno di Halloween particolare, in cui la piccola Camilla si ritrova a passeggiare per la strada con la mamma, ma non sarà il “dolcetto o scherzetto” che pensa. Giorgio Diritti è anche produttore di questo corto, che ha realizzato con Simone Bachini (Aranciafilm) e Rai Cinema, in collaborazione con Paola Pedrazzini e Pier Giorgio Bellocchio (Fondazione Fare Cinema).

Gli eventi collaterali: da Pupi Avati a Ferrara città del cinema

Emilia-Romagna Film Commission sarà presente a Venezia, a disposizione di operatori e produzioni, interessati a scoprire il Fondo e le potenzialità del territorio regionale. All’Italian Pavilion all’Hotel Excelsior del Lido, sarà all’iniziativa We are back, and you? Il 4 settembre (alle ore 15): qui, le diverse Film Commission italiane avranno modo di dialogare e farsi conoscere.

Il 5 settembre, alle 17, all’Hotel Villa Laguna del Lido di Venezia, Controluce Produzioni, assieme al Comune di Ferrara, Provincia di Ferrara, Regione Emilia-Romagna e Ministero – Direzione Generale per il Cinema, oltre a tutte le istituzioni del territorio ferrarese, lanceranno la filiera creativa “Ferrara La Città del Cinema” e la relativa pubblicazione, che presenta il potenziale della città estense e della sua provincia per il settore cinematografico.

Venezia 77 vedrà tra i suoi protagonisti anche il Maestro Pupi Avati, insignito del Premio Robert Bresson 2020, conferito dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e dalla Rivista del Cinematografo, con il Patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. La cerimonia di premiazione è prevista per il 9 settembre alle 12, all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia. Nelle passate edizioni il premio è stato attribuito, tra gli altri, a Giuseppe Tornatore, Manoel de Oliveira, Theo Angelopoulos, Wim Wenders, Aleksandr Sokurov, Jean-Pierre e Luc Dardenne, Ken Loach, Gianni Amelio, Liliana Cavani e Lucrecia Martel. Il cineasta bolognese ha da qualche giorno avviato le riprese, proprio nel ferrarese, di Lei mi parla ancora, sostenuto sempre dal Fondo regionale per l’audiovisivo dell’Emilia-Romagna, e tratto dall’omonimo libro di Giuseppe Sgarbi.

Venezia Classici appena concluso… a Bologna: i restauri della Cineteca

Cronaca di un amore di Michelangelo Antonioni e Sedotta e abbandonata di Pietro Germi sono i due restauri che la Cineteca di Bologna ha portato per la sezione Venezia Classici. La notizia è che quest’anno è stata la Biennale a venire a Bologna, proponendo la sezione nell’ambito del Cinema Ritrovato dal 25 al 31 agosto. La pandemia ha portato a questa collaborazione straordinaria, unendo competenze e forze di due manifestazioni tra le più amate al mondo. Curata da Alberto Barbera con la collaborazione di Federico Gironi, Venezia Classici dal 2012 presenta alla Mostra in anteprima mondiale, con crescente successo, una selezione dei migliori restauri di film realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Dopo le proiezioni bolognesi la selezione 2020, arricchita di ulteriori titoli, verrà replicata a Venezia nei mesi successivi.