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Malta da luglio aprirà i confini a 19 paesi

Il primo ministro Robert Abela ha annunciato che Malta procederà a rivedere alcune restrizioni che erano state prese a causa dell’emergenza Coronavirus. In particolare, da venerdì prossimo sarà consentita l’apertura dei centri di assistenza all’infanzia, dei bar e dei tribunali giudiziari. Le misure si basano sul distanziamento sociale, l’uso di mascherine e l’igiene delle mani. Le messe nelle chiese si terrano da metà giugno, ma gli eventi di massa non saranno permessi e le scuole rimarranno chiuse fino a settembre. Abela ha poi confermato che dal 1 luglio l’aeroporto internazionale di Malta riaprirà al traffico, così come i porti marittimi. Malta riaprirà i suoi confini per 19 paesi considerati sicuri. Però, due mercati cruciali per il settore turistico maltese come il Regno Unito e l’Italia, esclusi Sardegna e Sicilia, non sono inclusi nell’elenco. Gli altri paesi sono: l’Austria, Cipro, la Repubblica Ceca, la Danimarca, l’Estonia, la Finlandia, la Germania, l’Ungheria, l’Islanda, l’Irlanda, Israele, la Lettonia, la Lituania, il Lussemburgo, la Norvegia, la Slovacchia e la Svizzera. I viaggi da e per questi paesi saranno soggetti a semplici protocolli che non impediranno alle persone di viaggare all’estero, ma garantiranno la salute e la sicurezza della gente. Le associazioni che rappresentano le professioni mediche hanno mostrato grande preoccupazione per le decisioni prese dal governo. La scorsa settimana Malta ha registrato tre morti e secondo i sanitari c’è ancora il pericolo di trasmissione del coronavirus nella comunità. Il vice primo ministro e ministro della Sanità, Chris Fearne, ha dichiarato che la guerra contro il coronavirus “è stata vinta”. Intanto lunedì prossimo il governo annuncerà lo stanziamento di risorse, definite da Abela “un budget multimilionario”, con l’obiettivo di aumentare i consumi e ridare fiato all’economia. L’Associazione che rappresenta le Pmi ha dichiarato che, nonostante alcune misure restrittive siano state già revocate come per bar e ristoranti, la situazione non sembra migliorare.
(ITALPRESS/MNA).