Con l’aumento record del 6,8% della produzione di alimenti e bevande a gennaio ci sono tutte le condizioni per garantire gli approvvigionamenti di mercati, negozi e supermercati dove vanno evitati inutili e pericolosi affollamenti. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat sulla produzione industriale a gennaio 2020 rispetto allo scorso anno dopo il decreto del Presidente del Consiglio che prevede la possibilità di uscire di casa per recarsi a fare la spesa di generi alimentari che rientrano tra le categorie che possono sempre restare aperte. L’approvvigionamento alimentare – sottolinea la Coldiretti – è garantito grazie al lavoro di 740mila aziende agricole, 70mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati.
Una filiera che allargata dai campi agli scaffali fino alla ristorazione vale 538 miliardi di euro pari al 25% del Pil e vede impegnati al lavoro 3,8 milioni di persone per garantire l’approvvigionamento alimentare all’intera popolazione nonostante il fatto che – sottolinea la Coldiretti – l’espansione del Covid-19 stia provocando gravi difficoltà produttive, logistiche e commerciali a livello nazionale, senza dimenticare i pesanti danni di immagine e gli effetti del crollo del turismo che è sempre stato un elemento di traino del Made in Italy agroalimentare all’estero, amplificato dallo stop forzato alle Fiere che sono un momento importante di promozione.
“Un sistema centrale per il Paese che va sostenuto adeguatamente con misure straordinarie per dare continuità alle attività produttiva che a partire dalle campagne e dalle stalle con gli animali non si può’ fermare” dichiara il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare la necessità di” un intervento diretto dell’Unione Europea che non si può limitare ad autorizzare lo sforamento del deficit italiano ma deve investire risorse proprie per accompagnare l’impegno dei singoli Paesi”.
La Coldiretti è impegnata con la mobilitazione #MangiaItaliano a promuovere il cibo e le bevande Made in Italy anche attraverso una campagna social alla quale stanno aderendo numerosi personaggi della televisione, del cinema, dello spettacolo, della musica, del giornalismo, della ricerca e della cultura insieme a tanta gente comune.
Importante nelle grandi città e nei centri minori è il ruolo dei mercato degli agricoltori di Campagna Amica che garantiscono gli approvvigionamenti alimentari e mantengono vivo il tessuto produttivo locale con l’offerta dei prodotti del territorio a chilometri zero. Nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica sono state adottate tutte le precauzioni per garantire la sicurezza con la disponibilità di disinfettanti, l’invito a non toccare la merce e ingressi contingentati per evitare affollamenti ma anche iniziative per l’ordinazione e la consegna a domicilio della spesa. Iniziative speciali – precisa la Coldiretti – sono state realizzate da alcune realtà come Ravenna dove gli agriturismi hanno lanciato il servizio “Caro nonno ti cibo!” rivolto agli anziani che offre la possibilità di prenotare e ritirare i piatti pronti della tradizione contadina, già caldi e confezionati in un apposito packaging salva freschezza, mentre da Cosenza ad Ancona per gli over 65 che prenotano la spesa nel mercato di Campagna Amica ci sarà la consegna gratuita. Mentre nel mercato degli agricoltori di Francavilla Fontana viene assegnato un buono spesa utilizzabile per 130 nuclei familiari meno abbienti individuati dai servizi sociali.