Giovedì 5 marzo UPI Emilia-Romagna ha incontrato, insieme alla Regione, le rappresentanza sindacali di CGIL, CISL e UIL per fare il punto della situazione rispetto ai danni che l’emergenza coronavirus sta arrecando al tessuto imprenditoriale emiliano-romagnolo e alle possibili misure da mettere in campo, a valle del recente Dpcm dello scorso 4 marzo.
Nel corso dell’incontro, avvenuto in videoconferenza in conformità alle direttive sanitarie sulla prevenzione del contagio del virus, alla presenza di Presidente e Direttore di UPI, sono stati evidenziate le criticità che oggi investono il mondo del lavoro, in tutte le sue articolazioni, duramente colpito dall’emergenza.
Per il Presidente Gian Domenico Tomei: “occorre trovare soluzioni condivise per aiutare le lavoratrici e i lavoratori in un delicato momento come questo. Siamo al fianco della Regione per dare risposta a quanti, oggi, chiedono flessibilità per potersi occupare dei figli in mancanza di scuole aperte e al tema dello smartworking”.
Dall’incontro è emersa l’importanza di un confronto costante con le parti sociali, per meglio comprendere i reali bisogni e costruire soluzioni positive per i cittadini emiliano-romagnoli.
Tomei ha concluso l’intervento con l’impegno di coinvolgere UPI nazionale affinché si possa avere al più presto un orientamento omogeneo tra i vari attori istituzionali coinvolti: Governo, Regioni, Comuni, nella logica di promuovere azioni unitarie e coese.
UPI Emilia-Romagna fa parte della cabina di crisi voluta dal Presidente Stefano Bonaccini ed è stata indicata come soggetto istituzionale cui far convergere tutte le tematiche interpretative da parte dei Sindaci, dei decreti Ministeriali sul tema coronavirus ed eventuali altri dubbi riscontrati sui territori.