“Il freddo invernale intenso serve alla campagna, ma non c’è stato. Il pericolo è che se arriverà in modo tardivo, ora che le gemme dei frutti si stanno ingrossando, rischia di colpire nel momento in cui le piante sono vulnerabili, ovvero in prefioritura ed in piena antesi”. Lo sottolinea Alberto Notari, vice presidente di Cia – Agricoltori Italiani Centro Emilia (Modena e Bologna dal 1 gennaio 2020 sono diventate un’unica realtà associativa), che si fa portavoce delle preoccupazioni degli agricoltori alle prese con un inverno anomalo.
“Il gelo inoltre abbatte parzialmente gli insetti dannosi nella fase di svernamento come l cimice asiatica – osserva –, condizioni che non si sono verificate nell’inverno 2019- 2020. La siccità per il momento non è ancora un problema perché le piogge di novembre hanno rimpinguato la falda – ma l’assenza di neve, anche in montagna, mette una grande ipoteca sui volumi di acqua che dovrebbero portare i fiumi a valle e contribuire ad alzare la falda stessa. La vite -prosegue Notari – ancora è ‘ferma’, ma non possiamo dimenticare ciò che avvenne nel 2017 quando una gelata tardiva decimo il 30% dei vigneti in provincia di Modena”. Infine Notari rivolge un appello ai consorzi di difesa “ Ci auguriamo che riescano in tempi rapidi mettano a disposizione degli agricoltori prodotti assicurativi capaci di coprire eventuali danni da gelate inaspettate – conclude – in modo tale da poter tutelare un minimo di reddito in caso di perdita del raccolto a causa di un colpo di coda dell’inverno”.