Prendere per mano la donna, accompagnandola passo passo lungo tutto il percorso diagnostico e terapeutico, senza lasciarla mai sola. Offrirle una diagnosi precoce, cure innovative e sostegno grazie a strutture all’avanguardia e ad equipe multidisciplinari altamente specializzate. Darle, quindi, maggiori probabilità di sconfiggere la malattia rispetto alle strutture sanitarie non dedicate.
È quello che fanno i Centri di senologia per la prevenzione e la cura del carcinoma mammario, una rete che in Emilia-Romagna è attiva dal 2018 e può contare su 12 strutture localizzate su tutto il territorio da Piacenza a Rimini. Per farle conoscere sempre di più e meglio, parte in questi giorni una campagna di comunicazione realizzata dalla Regione in collaborazione con Europa Donna Italia epresentata oggi alla stampa in viale Aldo Moro, a Bologna.
Tre locandine, un manuale informativo e un video per sapere perché è importante curarsi in questi Centri, capire dove e a chi rivolgersi, qual è la struttura più vicina. Materiale che sarà diffuso sui social media e sui siti web di Regione e Ausl, distribuito nei Consultori familiari, nelle sale d’attesa delle strutture sanitarie, nelle Case della salute, nei Centri di mammografia e screening di primo livello e nei Centri di senologia. Affinché sempre più pazienti sappiano – come recitano le locandine – che ‘Contro il tumore al seno l’Emilia-Romagna è un grande alleato’; ‘In Emilia-Romagna le donne non sono sole di fronte al tumore al seno’; ‘In Emilia-Romagna la possibilità di sopravvivere a un tumore al seno aumenta’. Grazie, appunto, ai Centri di senologia: ‘Scopri quello più vicino a te su salute.regione.emilia-romagna.it/centrisenologia’.
Parliamo di una patologia che in Emilia-Romagna è responsabile del 29% dell’incidenza dei tumori maligni tra le donne e del 15% della relativa mortalità, con oltre 4.500 nuovi casi all’anno. Ma che al contempo colloca la regione al vertice in Italia in termini di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi: 62,4% per tutti i tumori e 89% per quello alla mammella. (Dati IX Rapporto nazionale “I numeri del cancro in Italia” curato da Associazione Italiana di Oncologia Medica e Associazione Italiana dei Registri Tumori).
“Diamo il via a una campagna di grande utilità, che siamo contenti di poter realizzare assieme a un’associazione impegnata da anni nella tutela dei diritti delle donne su prevenzione e cura del cancro al seno- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi-. È fondamentale che le pazienti capiscano cosa significa poter contare su un Centro di senologia: avere maggiori chance di essere curate al meglio, secondo elevati standard internazionali e da personale altamente specializzato; non dover andare personalmente alla ricerca del chirurgo o dell’oncologo, ma essere seguite da equipe multidisciplinari durante tutto il percorso diagnostico e terapeutico. Significa avere a disposizione strutture di alto livello organizzate secondo criteri scientifici precisi, condivisi a livello internazionale, le cui prestazioni vengono valutate periodicamente e confrontate, in cui si assicura l’aggiornamento sia del personale sia della strumentazione utilizzata. Vuol dire, ancora, avere la possibilità di partecipare a studi clinici multicentrici, nazionali e internazionali, e avere accesso alle terapie più innovative. In Emilia-Romagna queste strutture ci sono- concludono presidente e assessore- e vogliamo che sempre più donne le conoscano e le utilizzino. Non abbassare la guardia e fare sempre meglio sul fronte dell’assistenza: continueremo a muoverci secondo questa linea”.
“La campagna di comunicazione rivolta all’opinione pubblica dell’Emilia-Romagna sui centri di senologia è il frutto di una collaborazione virtuosa tra Europa Donna e la Regione per raggiungere un obiettivo importante: quello di far conoscere bene le strutture di eccellenza, presenti sul territorio, dedicate alla diagnosi e alla cura del primo tumore femminile- dichiara Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia-. Questa iniziativa è un segno di grande sensibilità della Regione verso un volontariato attivo e collaborativo con le Istituzioni per le pazienti che fruiscono dei servizi sanitari regionali. Ci auguriamo che tutte le Regioni d’Italia seguano l’esempio dell’Emilia-Romagna e informino adeguatamente le donne dell’esistenza delle breast unit regionali, affinché tutte possano accedervi e siano curate e assistite come prevede la legge nel proprio territorio. La conoscenza delle breast unit da parte delle donne che affrontano un tumore al seno- aggiunge D’Antona- le agevola nell’accesso alle cure, risparmiando loro perdite di tempo e difficoltà logistiche. Quindi benvenuta una comunicazione puntuale e mirata al territorio come questa, specie se svolta in sinergia tra Istituzioni locali e l’associazione di volontariato per i diritti delle pazienti”.
L’impegno della Regione, dallo screening gratuito alla Rete dei Centri di senologia
Vicini alla donna dalla prevenzione alla cura. Dalla metà degli anni ’90 in Emilia-Romagna è attivo il programma di screening mammografico, attualmente rivolto a tutte le donne (residenti/domiciliate) dai 45 ai 74 anni: oltre 900.000 in regione; viene coinvolto il 100% delle donne ‘bersaglio’, con un’adesione del 75%, a cui si aggiunge un ulteriore 10% che effettua la mammografia al di fuori del programma. Un servizio che ha visto via via aumentare in intensità e accuratezza la sua azione: negli anni sono state allargate le fasce di età invitate e nel 2012 è stato introdotto un percorso, primo in Italia e completamente gratuito, per l’individuazione e la sorveglianza delle donne a rischio ereditario di tumore alla mammella/ovaio.
Per migliore ulteriormente il percorso di screening, diagnosi tempestiva, terapia e controllo che già collocava l’Emilia-Romagna ai vertici in Italia per il tumore al seno, nel 2018 la Regione, in attuazione alla normativa nazionale, ha attivato 12 Centri di senologia(uno per provincia, due a Modena e tre per l’area Metropolitana di Bologna). Strutture di riferimentoche lavorano con standard di qualità, modalità organizzative e di funzionamento uniformi, garantendo un modello altamente specializzato in tutte le fasi del percorso diagnostico-terapeutico e assistenziale, dalla prevenzione al follow-up post-trattamento del tumore alla mammella. Tutti i Centri di senologiagarantiscono alti volumi di interventi chirurgici e nel 2018 hanno trattato il 96% delle donne operate per tumore della mammella in Emilia-Romagna.