A qualche giorno di distanza dall’assegnazione all’Italia e a Bologna del Supercomputer europeo Leonardo, l’Assemblea legislativa regionale ha approvato all’unanimità il progetto di legge della Giunta su “Investimenti della Regione Emilia-Romagna in materia di Big Data, Intelligenza artificiale, Meteorologia e Cambiamento climatico”.
La nuova legge permette di ospitare nel Tecnopolo di Bologna le grandi infrastrutture di ricerca. Prevista anche l’istituzione della Fondazione Big Data for Human Development, che riunisce grandi istituzioni scientifiche regionali, nazionali, internazionali e imprese, per favorire l’attrazione di talenti e di investimenti pubblici e privati sulle nuove tecnologie.
“Un altro passo avanti fondamentale- sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- per fare dell’Emilia-Romagna la Data Valley europea e internazionale di intelligenza artificiale e Big data: due campi che disegneranno sempre più il futuro dell’industria, della ricerca, dell’ambiente, ma anche del presente, della vita quotidiana delle persone. Con questo sì all’unanimità al progetto di legge della Giunta – e ringrazio tutti i Gruppi consiliari, di maggioranza e opposizione – per il contributo dato, portiamo a compimento uno straordinario lavoro di squadra, condotto dalle istituzioni assieme al nostro sistema scientifico, universitario e imprenditoriale, con cui siamo riusciti a portare a Bologna il Data Center del Centro europeo per le previsioni metereologiche di medio termine e il nuovo supercomputer da 120 milioni di euro, che troveranno casa al Tecnopolo. E sempre qui, in Emilia-Romagna, sarà ospitata la direzione del maggiore osservatorio per raggi gamma al mondo. Oggi andiamo oltre- aggiunge il presidente- dando il via alla creazione di una Fondazione che mette a disposizione della ricerca internazionale le infrastrutture e le competenze della nostra regione, dove già adesso si concentra il 70% della capacità di calcolo del Paese, con un obiettivo preciso: attrarre talenti e investimenti pubblici e privati, per fare dell’Emilia-Romagna l’incubatore di nuova scienza, nuovo sviluppo e nuove imprese”.
“Bologna e l’Emilia-Romagna diventano il vero perno del sistema europeo della ricerca sui Big Data e sulla Intelligenza artificiale- aggiunge l’assessore regionale alle Politiche europee allo sviluppo e alla Ricerca, Patrizio Bianchi-. Qui abbiamo avuto in questi anni la capacità di organizzare e di riunire tutti coloro che studiano questi temi, le università, le imprese, i più importanti centri di ricerca. Abbiamo portato qui a Bologna le due più grandi macchine, quella dell’Agenzia europea per le previsioni meteo e il supercomputer europeo per gestire i dati. Ma quali dati? I dati per tutte le persone e per la loro vita, per avere una salute che sia fatta su misura, i dati per gestire il grande traffico, quelli per le previsioni meteo e anche quelli per capire, quando piove, cosa succederà nei nostri fiumi. Sono esempi di scienza per le persone, e infatti la fondazione che nasce con la legge approvata oggi riguarda ‘Big Data e Intelligenza artificiale per lo sviluppo umano’, cioè cose complesse per un quotidiano più semplice e per tutti”.
Il progetto di legge
Il progetto di legge disciplina la messa a disposizione di spazi del tecnopolo del supercalcolatore dell’EuroHPC Joint Undertaking, l’impresa comune europea a supporto di progetti e infrastrutture per il calcolo ad alte prestazioni, il progetto candidato dal Cineca nei mesi scorsi come progetto italiano per l’assegnazione dei supercomputer.
Al Tecnopolo di via Stalingrado troverà casa anche l’Agenzia Meteo Nazionale – istituita nel 2017 prevedendone la sede a Bologna – e anche il Competence Centre industria 4.0 Birex, per l’applicazione dei Big Data all’ambito manifatturiero.
Il documento autorizza inoltre laRegione apartecipare all’associazione “Rete NEREUS”, cioè la Rete europea delle regioni che usano le tecnologie spaziali.
Un’adesione che diventa ancora più importante ora, dopo la notizia che un altro progetto internazionale troverà presto casa in Emilia-Romagna, e cioè la futura direzione e sede amministrativa del CTA (Cherenkov Telescope Array), il più grande osservatorio per raggi gamma al mondo, con una rete di 118 telescopi per studiare l’Universo violento.
Una realtà che sarà istituita entro la fine del 2020 a Bologna sotto forma di un Consorzio europeo per le infrastrutture di ricerca (ERIC).
La Fondazione Big Data for Human Development
Infine, per rafforzare ulteriormente la strategia di posizionamento di Bologna e dell’Emilia-Romagna ai più alti livelli della comunità scientifica internazionale, la Giunta regionale vuole promuovere e sostenere l’istituzione di una Fondazione Big Data for Human Development fra grandi istituzioni scientifiche regionali, nazionali, internazionali e imprese che favorisca attrazione di talenti e di investimenti pubblici e privati sulle nuove tecnologie. Con l’obiettivo, appunto, di fare di Bologna e dell’Emilia-Romagna un baricentro internazionale per lo studio e le applicazioni in queste due materie.
Obiettivo è sostenere la più ampia collaborazione con i grandi centri di ricerca di livello regionale, nazionale, europeo ed internazionale per promuovere la ricerca scientifica e le sue implicazioni interdisciplinari in materia di Big Data e Intelligenza artificiale; elaborare scenari di medio e lungo termine sugli sviluppi delle scienze e delle tecnologie e raccomandazioni di indirizzo nazionale ed internazionale sul fronte della formazione superiore, della ricerca e dell’innovazione. Con lo scopo di definire le politiche pubbliche in relazione ai temi del cambiamento climatico e dello sviluppo economico, sociale ed umano.